domenica 6 maggio 2012

Tra te e Dio

Cammina lentamente correndo all' impazzata. Non sta fermo un solo attimo, neppure quando è seduto. Forse vuole la ''calamite dei desideri'' per una volta. Si, per una volta la vuole davvero.  Prega con la consapevolezza di  chiedere ciò che Lui considera peccato.  Non se ne vergogna. L' amore non è mica peccato?! No, non lo è. Lo dice sempre anche Lui. "Vivi nell' amore e l'amore sarà vita in te" . 
E allora perché non gliela dai questa vita? Sei tu che la prometti prima ancora che la ti si chieda. Per una volta, per una stramaledettissima volta, esaudisci il suo desiderio. Non ti sta chiedendo mica la luna? Mica ti chiede l' impossibile?  Ti sta chiedendo l' amore, ti sta chiedendo la possibilità di donare quel che ha a chi saprebbe donarlo incondizionatamente. Hai voluto metterla alla prova, vero? Avresti dovuto farlo prima allora ... Ma tanto ... già sai che non avrebbe ceduto. Te l'aveva già dimostrato. E allora perché punirla così? Hai voluto forse anche tu prenderti gioco di lei? No, non ci credo. Non voglio crederci. Non può essere la verità. Certe cose si sentono dentro. Forti più di una pugnalata. Forti come la sincerità di chi è stato parte di te e vive ancora dentro l' anima. Tu solo sai ciò che realmente sente dentro. Ne conosci a fondo anche tu l' intensità. Per una volta, per una fottutissima volta ... ti costa tanto renderla felice? Ti costa tanto donarle la cosa più preziosa che lei possa desiderare? E' un essere umano che nell' altro ha visto riflessa, come allo specchio,  la sua immagine. Vite divise adesso... Spezzate, Infelici, ma che grazie a te potrebbero ricongiungersi. 
Dona loro la tua benedizione, uniscili, saldali, rafforzali. Tu solo puoi. Ti costa tanto per una volta regalare un po' di Felicità? 

domenica 22 gennaio 2012

[ _ Camminando nel Sogno _ ]


|_ Ma ciascuno obbedisce al suo  Destino:
Lei che dorme incantanta,
Lui che follemente la cerca,
per l'azione Divina
Che fa esistere il Cammino_|



Alcuni dicono che quando è detta la parola muore.

Noi diciamo invece che proprio quel giorno comincia a vivere.


Prendimi gli Occhi, non li scollare da qui.. Stavolta ti rapisco.


Tirami su dalla sedia e portami a Ballare in mezzo al prato.

 Spingendoci le bocche respiro nella tua, respiri nella mia. 


"Guardami" 

Ti sto guardando

"Ti Amo"


"E' che sei tu. 
E quando si tratta di te, io non lo so che mi succede. 
Per quanto cerca di trattenermi, se si tratta di te, io sono felice."






|__ E resteremo più semplicemente, dove un attimo vale un altro...senza chiederCi come mai__|

martedì 20 dicembre 2011

Buon Natale Amore






[ Col tuo sorriso riscaldi l' Inverno ]

[ Noi ]


 [ Ed è bellissimo perdersi in un mondo di Emozioni ]

Auguri [S] Comodi

[ Buone Feste Piero. Buone Feste Pasky ]


Carissiminon obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali
e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi.
Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. 
Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.

I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora,
vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.

                                                                                 Don   Tonino Bello