[Arrivi sempre a ricordarmi quanto il Mondo sia 'Meraviglioso'
nel momento in cui più lo dimentico.]
Non ti dico che l'ho dimenticato.
Non parlo ma riesci ad ascoltarmi.
Mi rispondi.
Ti sento.
Lo ricordo quel mondo com' è. Vedo i Doni. So che son miei.
Ma c'è qualcosa di ancora più straordinariamente straordinario.
{..C'è uno 'Sconfinato di Emozioni'..}
Quelle che il 'Mondo' mi aveva rubato..
Quelle che l' 'Universo' mi ha regalato.
sabato 25 giugno 2011
“Con la tua immagine e con il tuo amore, tu, benchè assente, mi sei ogni ora presente. Perchè non puoi allontanarti oltre il confine dei miei pensieri; ed io sono ogni ora con essi, ed essi con te.”
- W. Shakespeare
Grande difetto.
Mio difetto.
Credere alle favole.
"Un giorno da qualche parte, in qualche posto inevitabilmente ti incontrerai con te stesso.
E questa, solo questa, può essere la più felice o la più amara delle tue giornate. "
{..} E non mi rispose
La Croce del Sud:
proseguì, proseguì il suo viaggio
spazzata
dal vento.
Lasciai la lira allora
da una parte,
sulla strada,
e abbracciai la mia amata;
e mentre avvicinavo
i miei occhi ai suoi occhi,
vidi in essi,
nel loro cielo,
quattro punte
di diamante infuocato.
La notte e la sua nave
nel suo amore
palpitavano
e baciai ad una ad una
le sue stelle.
Commovente, lo sguardo dei cani quando vogliono costringerti a fare qualcosa per loro. Guarda me. Poi il guinzaglio appeso al muro. Lo so che vuoi uscire. Ora mi alzo. Ora lo porto. Ma prima deve vuotare la ciotola. Voglio vederlo scoppiare, voglio che la pancia gli diventi tonda e dura come un'enorme anguria. Voglio vedere il lardo accumularsi sulla schiena e sui fianchi. E' bello essere grassi. Portarsi addosso tutto l'amore del cibo che hai ingoiato, tutti i gesti gentili di un amante o di un amico che hanno avvicinato un pezzo di pane intinto nel sugo alla tua bocca, un tartufo di mare irrorato di limone, un quadratino di cioccolato fondente. Bello riempirsi, navigare nella dolcezza piena della carne, nel denso delle sostanze che costruiscono minuto dopo minuto parti di te. Esserci interi, occupare lo spazio, sentire sotto le dita il proprio corpo che esiste e che cresce. Dev'essere bello. Per gli altri.Non per me. Io sparisco. E rinasco nuova. Leggera come un velo da sposa, sottile come un filo d'erba.
-Lo porto io il carrello mamma. -Ok, come vuoi. Si avvia. Sulla destra le birre. -Ne prendo solo una da tre. -Avrei dovuto prenderla anch'io. Che faccio? La prendo? - mi chiedo - No. 'Farò ancora più fatica a spingere il carrello.' Mi fermo.Debole. Possibile che il carrello pesa di più? -Non vedo l'ora di arrivare alla cassa. Non vedevo l'ora di uscire da questo posto. Odio le birre. Odio il carrello. - Oh, il nostro turno. Pensa tu al conto. Al carrello ci penso io. Click. L'euro. Afa. Entro. Refrigerio. -Fai con calma.
Alzo gli occhi distratta. Sorride nel posare i due enormi pacchi di farina. Incrocio di sguardi. Attimo. Ne sento il peso. La forza.
Tace. - Sei tu? Taccio. - Sei tu? Taciamo. -Si. -Si.
Il pleure dans mon coeur Comme il pleut sur la ville ; Quelle est cette langueur Qui pénètre mon coeur ? Ô bruit doux de la pluie Par terre et sur les toits ! Pour un coeur qui s'ennuie, Ô le chant de la pluie ! Il pleure sans raison Dans ce coeur qui s'écoeure. Quoi ! nulle trahison ?... Ce deuil est sans raison. C'est bien la pire peine De ne savoir pourquoi Sans amour et sans haine Mon coeur a tant de peine !
"Non so, Mathieu, se.. Ti è mai capitato di sentirti così?.." "Così come?" "Groviglio di sensazioni.Emozioni forti.Intense."
Bene.Male.Giusto.Sbagliato.Paliamo.Taciamo.
"Dimmi.. avanti..Su forza..." "Ma veramente .." "Vedi..meglio tacere. E..Sentire.Sentire.Sentire."
'In silenzio la pioggia.'
"Ma .. io mi affaccio alla finestra e vedo il sole." "Si, lo vedo anch'io..c'è, ma piove.." "Batte forte. Corre. Incontrollabile." "Si parte lo stesso. Strada facendo uscirà il sole.." "Si.. però.." "Si, in quel punto esatto c'è il sole. Riesco a vedere quella palma in riva al mare. E' sempre stato il mio sogno vivere lì. Vivo di 'Sole'. L' 'impermeabile' che mi hai regalato non mi serve più. Non lo porterò con me. Mettilo nel 'cassetto', accanto al tuo." "Quello che mi avevi regalato? Lo ricordi? Colori. Rosso, giallo, arancio. I colori del 'Sole'. Quando lo indosso, guardandomi allo specchio.. io.. sorrido.. come una bambina. Ha un buchino. Prima o poi lo riparerò. Sono la migliore sarta sulla piazza. E' solo questione di tempo." Piove. "Posso usare il tuo?" "Come vuoi. A me non serve."
'Amo il Sole. Amo l'impermeabile!'
"Ricordi quella notte?.. 'Mi manca,mi manca tutto di lei'?.." "Si.. e allora?" "Ecco.. è quello.. si fa così.." "Lo so che è sempre stato quello.." "Lo sai anche ora? Riesci a sentire?.." "Si..Ma.." "Aspetta. Mi fermo. Spengo la radio. Fermati. " "Non senti l'eco?" "Si, lo sento. E' la voce del mare.." "Ehm.." "Non parlare.. ascolta il mare"
'Silenzio.'
Lo Amo. Amo il 'Sole'. Ne sento il calore anche se piove. Sono i colori delll' Impermeabile. Sento bruciare la pelle. Pioggia solare. Ustioni.
'Viviamo di Sole e qualche volta di piccole piogge.'
Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare.
Quel fiore piantato nella terra arida attende assetato quelle gocce. Una.dieci.cento. mille.milioni.miliardi. infinite. Infinite gocce di pioggia placano la sete.
Per 4 persone
Preparazione ca. 15 minuti, raffreddamento 35 minuti
Ingredienti:
4 dl di panna
200 g di cioccolato bianco fine con croccante alle nocciole
50 g di cioccolato amaro finissimo
Procedimento:
1 Portate la panna a ebollizione. Togliete la pentola dal fuoco. Spezzettate il cioccolato bianco e scioglietelo nella panna bollente. Lasciate raffreddare in frigorifero.
2 Montate la panna al cioccolato con un frullatore elettrico. Unite il cioccolato amaro grattugiato con la grattugia per bircher e mescolate bene. Versate la crema in bicchieri da dessert e mettetela in fresco fino al momento di servire.
Suggerimento
Servite la spuma con un biscottino friabile insieme con un caffè o un cappuccino.
Guardandolo gli aveva letto dentro… come sempre. A chi ama con l’intensità e l’ ardore dell’ innocenza nulla dell’amato è sconosciuto, quasi l’ amore rendesse gli amanti trasparenti, le loro menti di cristalli in cui ciascuno dei due riesce a vedere i pensieri dell’altro e ad intuirne gioie e tormenti.
mmm... dovrebbe essere deliziosa...trovata per caso sul web ieri... rivisitata da me oggi!
Ingredienti per 10 pirottini monoporzione: 500 ml panna fresca 100 ml latte intero 7 fogli di gelatina 150 gr zucchero 1 cucchiaino e mezzo di cannella
per la salsa: 400 gr fragole 3 cucchiai di zucchero Procedimento: In un recipiente unire il latte, la panna, lo zucchero e la cannella, portare a sfiorare il bollore a fiamma bassa; togliere dal fuoco ed unire la gelatina strizzata e precedentemente messa in ammollo per 10’ in acqua fredda. Rimettere sul fuoco per circa un minuto, il tempo che la gelatina di sciolga; aspettare che giunga a temperatura ambiente e riempire i pirottini.Riporre in frigo per almeno 3 ore, meglio ancora se tutta la notte. In un pentolino, unire la dadolata di fragole e lo zucchero e dopo 5’ togliere dal fuoco.