mercoledì 22 giugno 2011

In tutti i sensi come l' Amore

 Commovente, lo sguardo dei cani quando vogliono costringerti a fare qualcosa per loro. Guarda me. Poi il guinzaglio appeso al muro. Lo so che vuoi uscire. Ora mi alzo. Ora lo porto. Ma prima deve vuotare la ciotola. Voglio vederlo scoppiare, voglio che la pancia gli diventi tonda e dura come un'enorme anguria. Voglio vedere il lardo accumularsi sulla schiena e sui fianchi. E' bello essere grassi. Portarsi addosso tutto l'amore del cibo che hai ingoiato, tutti i gesti gentili di un amante o di un amico che hanno avvicinato un pezzo di pane intinto nel sugo alla tua bocca, un tartufo di mare irrorato di limone, un quadratino di cioccolato fondente. Bello riempirsi, navigare nella dolcezza piena della carne, nel denso delle sostanze che costruiscono minuto dopo minuto parti di te. Esserci interi, occupare lo spazio, sentire sotto le dita il proprio corpo che esiste e che cresce. Dev'essere bello. Per gli altri.Non per me. Io sparisco. E rinasco nuova. Leggera come un velo da sposa, sottile come un filo d'erba.

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