lunedì 21 marzo 2011

[..] Era seduta lì,immobile, a fissare un punto qualsiasi. Vedeva un solo volto. Nella testa le rimbombava una sola parola. Un solo verbo. Prese un foglio, una matita, cominciò a fare dei segni, a scrivere cose senza senso. Ma anche quei segni, interpretati, formavano una sola parola. E si chiese come lei osasse solo pensare di conoscerne il vero significato. No, non lo conosceva. Aveva saputo che Leo era stato male a seguito dei suoi comportamenti. Si sentiva sporca: ne era lei la causa. Il riaffiorare di vecchi ricordi in quei momenti è più che naturali. Dimenticare... e aveva promesso a se stessa che l'avrebbe aiutato a stare bene. E invece cosa era stata capace di fare? Di contribuire a farlo star male. Era soltanto un essere inutile, capace di distruggere tutto ciò che toccava e amava

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